In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un'infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto. A separarli, solo una scala e l'audacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nell'ultimo anno di guerra, non è «città aperta». I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione. In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici. E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno. È così che Ritanna Armeni, con l'entusiasmo rigoroso e profondo di sempre, attraversa un passaggio cruciale della nostra Storia e dà corpo a una vicenda esemplare, che parla di coraggio e sorellanza, di forza e creatività, di gioia, paura, resistenza.
Autore
Armeni Ritanna
Titolo originale
Il secondo piano
Traduttore
-
Editore
Ponte alle Grazie
Collana
Scrittori
Anno edizione
2023
In commercio dal
Formato
Libro in brossura
Pagine
288
Dimensioni
-
Codice EAN
9788833319537
Il secondo piano
Armeni Ritanna - Autore
Il secondo piano
A cosa sto pensando mi chiede Facebook?! Che ho letto un bel libro, che mi ha tenuto trasportato per qualche giorno al secondo piano del Convento delle suore francescane della Misericordia sulla via Salaria. Personaggi semplici e lineari, scrittura senza troppi fronzoli ma é il clima e l’atmosfera che ti fanno veramente immedesimare in quel tempo. 16 ottobre 1943 In una Roma occupata dalle truppe naziste dei Tedeschi, vive ormai una popolazione spossata e senza più speranza. Il rastrellamento del Ghetto, la caccia spietata agli ebrei, la costituzione del nucleo del CNL, le incursioni contro i tedeschi in una guerriglia quotidiana, la fame costante, la duplicazione delle tessere annonarie che gli ebrei non possono avere, i chiodi a quattro punte, il silenzio del Vaticano si alternano ai piccoli e grandi momenti che vivono le suore, con le diciannove persone che proteggono proprio da quegli invasori che occupano pure il pianterreno del loro edificio con la loro infermeria. Attraverso il racconto nei loro diari, impariamo così ad amare e conoscere l’affetto materno di suor Lina, la novizia, che si affeziona al piccolo Lele, personaggio vivente alla cui testimonianza l’autrice si ispira, alle loro merende e ai loro giochi silenziosi. Ammiriamo il coraggio, l’amabile autorevolezza e la grande anima di Madre Ignazia, la superiora, le ansie per le provviste e i conti che non tornano mai di suor Emilia, i tre bambini costretti a “sospendere” la loro vita e le loro giornate, il fervore dei giovani a cui il pregare soltanto non basta, e la devozione per la Vergine. Come tanti tratti colorati di pennello, tocchi a volte più rapidi altre volte meno, l’autrice alterna i veri e propri momenti della Grande Storia, quella dei protagonisti e delle personalità famose, alla vita pericolosa, ma al tempo stesso coraggiosa, dei vari personaggi che vivono nella Città Aperta e nella loro lotta di ogni giorno, aspettando l’arrivo delle truppe degli Alleati.